The journey of a refugee from Guinea.
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Sono scappato dalla Guinea quando avevo 16 anni. Nel mio Paese non potevo più rimanere, la mia famiglia era perseguitata per motivi politici. Dalla Guinea sono arrivato in Mali, in Niger e poi in Libia. Ho viaggiato come altre migliaia di migranti, affidandomi ai trafficanti. In Libia ho pagato per salire su una nave, così mi avevano detto i trafficanti, ma quando siamo arrivati alla spiaggia c’era solo un piccolo gommone. Io non volevo partire, avevo paura di annegare. I trafficanti mi hanno costretto con la forza a salire. Eravamo 80 su quella piccola barchetta. Tre giorni di navigazione prima di incontrare una nave che ci ha soccorso e salvato. Arrivato in Italia, in Sicilia, ho capito che ce l’avevo fatta. Avevo 17 anni. Oggi sono rifugiato in Italia. Non è stato facile essere da solo in un paese straniero. Sento molto la nostalgia di chi è rimasto in Guinea. M., rifugiato dalla Guinea #conirifugiati #ciriguarda #ioaccolgo Foto: Darrin Zammit Lupi

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Translation:

I ran away from Guinea when I was 16 years old. In my country I could no longer stay, my family was persecuted for political reasons. From Guinea I arrived in Mali, Niger and then in Libya. I traveled like thousands of other migrants, relying on traffickers. In Libya I paid to get on a ship, so the traffickers had told me, but when we got to the beach there was only a small rubber boat. I didn’t want to leave, I was afraid of drowning. The traffickers forced me to go upstairs. We were 80 on that little boat. Three days of sailing before meeting a ship that rescued and rescued us. Arriving in Italy, in Sicily, I realized that I had made it. I was 17 years old. Today I am a refugee in Italy. It was not easy to be alone in a foreign country. I feel a lot of nostalgia for those who stayed in Guinea.

M., refugee from Guinea